Culture invisibili
Roberto Beneduce
incontra Goran Bregović
nell’ambito di OGR Public Program
I “nomadi”, i “rom” – o meglio: le rappresentazioni che ne offriamo e i rapporti che costruiamo con loro – sono la traccia persistente di una crisi dei principi di visibilità, inclusione e controllo dello Stato moderno. La loro è la storia di un dissidio, un piccolo enigma sociologico. Oscillando fra criminalizzazione e sguardo romantico, non vediamo le contraddizioni interne al loro mondo, e non riusciamo ad accettare la provocazione che essi rappresentano: quella di essere un singolare, ostinato altrove.
Biografie
Roberto Beneduce insegna Antropologia all’Università di Torino. Negli anni Novanta ha fondato il Centro Frantz Fanon, che consacra la sua attività alla ricerca e alla clinica nell’ambito della migrazione. Nel 2000 ha conseguito presso l’EHESS di Parigi il dottorato in Antropologia sociale ed Etnologia. Ha insegnato in numerose università straniere (Tolosa, Berkeley, Libreville, Cartagena). A partire dal 1988 svolge ricerche in Africa subsahariana, lavorando in particolare sui temi della violenza e delle trasformazioni dei saperi medici locali.
Goran Bregović, musicista e compositore, è uno degli artisti più rappresentativi e amati dell’area balcanica. Nato a Sarajevo da padre croato e madre serba, raggiunge il successo come componente del leggendario gruppo rock Bijelo Dugme, la band più famosa della Jugoslavia degli anni Settanta e Ottanta. Successivamente, dopo lo scioglimento del gruppo, compone le colonne sonore di film di grande successo, quali Il tempo dei gitani (1989) e Underground (1995) di Emir Kusturica, quest’ultimo vincitore della Palma d’oro a Cannes. Dalla metà degli anni Novanta, tiene trionfali concerti in tutta Europa con la sua Orchestra per Matrimoni e Funerali. Il 6 ottobre 2017 esce l’album Three Letters from Sarajevo. Nel febbraio 2018 realizza un lungo tour con la Grande Orchestra di 19 elementi che tocca i principali teatri italiani.
incontra Goran Bregović
nell’ambito di OGR Public Program
I “nomadi”, i “rom” – o meglio: le rappresentazioni che ne offriamo e i rapporti che costruiamo con loro – sono la traccia persistente di una crisi dei principi di visibilità, inclusione e controllo dello Stato moderno. La loro è la storia di un dissidio, un piccolo enigma sociologico. Oscillando fra criminalizzazione e sguardo romantico, non vediamo le contraddizioni interne al loro mondo, e non riusciamo ad accettare la provocazione che essi rappresentano: quella di essere un singolare, ostinato altrove.
Biografie
Roberto Beneduce insegna Antropologia all’Università di Torino. Negli anni Novanta ha fondato il Centro Frantz Fanon, che consacra la sua attività alla ricerca e alla clinica nell’ambito della migrazione. Nel 2000 ha conseguito presso l’EHESS di Parigi il dottorato in Antropologia sociale ed Etnologia. Ha insegnato in numerose università straniere (Tolosa, Berkeley, Libreville, Cartagena). A partire dal 1988 svolge ricerche in Africa subsahariana, lavorando in particolare sui temi della violenza e delle trasformazioni dei saperi medici locali.
Goran Bregović, musicista e compositore, è uno degli artisti più rappresentativi e amati dell’area balcanica. Nato a Sarajevo da padre croato e madre serba, raggiunge il successo come componente del leggendario gruppo rock Bijelo Dugme, la band più famosa della Jugoslavia degli anni Settanta e Ottanta. Successivamente, dopo lo scioglimento del gruppo, compone le colonne sonore di film di grande successo, quali Il tempo dei gitani (1989) e Underground (1995) di Emir Kusturica, quest’ultimo vincitore della Palma d’oro a Cannes. Dalla metà degli anni Novanta, tiene trionfali concerti in tutta Europa con la sua Orchestra per Matrimoni e Funerali. Il 6 ottobre 2017 esce l’album Three Letters from Sarajevo. Nel febbraio 2018 realizza un lungo tour con la Grande Orchestra di 19 elementi che tocca i principali teatri italiani.
L’incontro è accessibile alle persone sorde e ipoudenti.
Capienza: 150 posti
INGRESSO A PRENOTAZIONE FACOLTATIVA – Euro 5,00
Da martedì 5 marzo è possibile prenotare il posto in sala per tutti gli appuntamenti alle OGR-Officine Grandi Riparazioni.
La prenotazione è possibile fino alle ore 12.00 del giorno precedente a quello dell’incontro.INGRESSO LIBERO
Da martedì 5 marzo è possibile prenotare il posto in sala per tutti gli appuntamenti alle OGR-Officine Grandi Riparazioni.
La prenotazione è possibile fino alle ore 12.00 del giorno precedente a quello dell’incontro.INGRESSO LIBERO
Per tutti i posti rimasti disponibili fino a esaurimento: distribuzione dei tagliandi di ingresso a partire da un’ora prima dell’incontro davanti alla sede delle OGR. Non sarà garantito l’accesso in sala – anche se muniti di biglietto – dopo l’inizio dell’appuntamento.
L’organizzazione non risponde di eventuali code spontanee formatesi prima dell’orario concordato.
Gli studenti delle classi che hanno seguito i percorsi con i formatori di Biennale Democrazia hanno diritto a riservare i posti in sala.
L’organizzazione non risponde di eventuali code spontanee formatesi prima dell’orario concordato.
Gli studenti delle classi che hanno seguito i percorsi con i formatori di Biennale Democrazia hanno diritto a riservare i posti in sala.
Biglietteria online www.vivaticket.it
Biglietteria c/o Urban Center Metropolitano
piazza Palazzo di Città 8/F
Tel. +39 011 011 24777
dal lunedì al sabato ore 11.30 – 18.30
solo domenica 31 marzo ore 11.30 – 18.30
bdtickets@comune.torino.it
piazza Palazzo di Città 8/F
Tel. +39 011 011 24777
dal lunedì al sabato ore 11.30 – 18.30
solo domenica 31 marzo ore 11.30 – 18.30
bdtickets@comune.torino.it