da Le città invisibili di Italo Calvino spettacolo con Lella Costa
scenofonia Roberto Tarasco
videopainting Stefano Giorgi
produzione Angelo Giacobbe/
Nidodiragno/CMC
nell’ambito di OGR Public Program

Sono strane le città che Marco Polo descrive a Kublai Khan. Sono fisiche ma anche impalpabili. Gli spazi narrati sono a volte geometrici, altre volte mentali. Più ci si lascia trasportare dal mercante
veneziano, più appare chiaro che le sue città raccontano di sogni, relazioni, suggestioni, nascondendo le emozioni evocate da profumi, sapori e rumori. Il viaggio reale si confonde con viaggi, non meno importanti, nelle città della memoria o del desiderio. Lella Costa ci guida, accompagnata da immaginifiche geografie sonore e visive, in un’avventura fatta di carovane, spezie e deserti, dove le città sbiadiscono agli occhi, dove reale e irreale, dritto e rovescio, visibile e invisibile appaiono inestricabili.

Biografia

Lella Costa è una delle attrici più caratteristiche della scena teatrale. Nei primi anni di carriera si è cimentata con autori contemporanei, tra cui Renzo Rosso e Mrozek, ha partecipato a trasmissioni radiofoniche e si è sempre di più avvicinata al cabaret. Ha frequentato trasmissioni televisive, tra cui Ieri, Goggi e domani, Omnibus e La TV delle ragazze e ha preso parte ad alcuni film, come Ladri di saponette di Maurizio Nichetti e Visioni private di Francesco Calogero. Nel 1990 ha presentato il suo terzo monologo, Malsottile. Nel 1992 ha pubblicato La daga nel loden (Feltrinelli 1993) una raccolta dei testi degli spettacoli realizzati. Nello stesso anno va in scena con Due. Nel 2007 ha partecipato come narratrice nel film Zero – Inchiesta sull’11. Nel 2010 e nel 2012 è apparsa in alcune puntate del programma televisivo Zelig. Nel 2012 è stata ospite fisso a L’infedele di Gad Lerner su LA7.