La guerra anticipa la pace, lectio di Walter Barberis

Quando

12 feb 19

martedì 12 febbraio '19

Prezzo

Gratis

Dove

Duomo

“La guerra anticipa la pace”, commentavano i teorici e gli studiosi di vicende militari nel corso dell’Ottocento. Alludevano al fatto che nella maggior parte dei paesi avanzati d’Europa molte soluzioni organizzative, molte innovazioni scientifiche e tecnologiche, studiate per la logistica e per gli armamenti, avevano aperto la strada ad applicazioni divenute poi importanti nella vita civile. Assicurare cibo su ampie latitudini a uomini e animali; accelerare gli spostamenti di truppe e materiali; avere un indotto produttivo al servizio di armi più efficaci: l’insieme di questi universi di pensieri e di pratiche molto spesso si è riversato nella società. Il genio militare ha aperto la strada alle infrastrutture, alla idraulica, alla cartografia, alla geologia, alla mineralogia, alla architettura. Lo studio delle artiglierie ha aperto orizzonti alla chimica e alla fisica dei gas, non senza ricadute successive nella medicina; ha incoraggiato gli studi di matematica e balistica; ha indotto alla analisi della struttura dei materiali. Non senza aprire orizzonti all’industria tessile, col passaggio dalla taglia delle uniformi a quella degli abiti preconfezionati. Esempi, nulla più che esempi di una cultura che ha segnato alcuni territori e la loro specifica esperienza industriale.

E’ il caso del Piemonte, che al pari di altre potenze grandi e piccole, spesso avvicinato alla Prussia, ha sperimentato sul terreno militare buona parte delle innovazioni che avrebbero reso particolare e forte la regione nei più vari campi del sapere politecnico. Torino non si è certo distinta per una produzione artistica e culturale capace di rivaleggiare con Roma, Venezia o Firenze. Ma ha impiantato nel suo circondario tutti i presupposti per una storia industriale segnata da un forte connotato innovativo. Auto e telai meccanici, radio e telefono, cinema e televisione, vengono spesso ricordati come segni di una particolare cultura tecnica.

Anche nel momento della curva declinante della economia industriale; Torino dimostra di avere conservato una specificità che non si riscontra altrove: ovvero la capacità di innovare i propri saperi scientifici e tecnologici al servizio di nuove realtà imprenditoriali.

Torino ospita oggi alcune realtà progettuali e produttive di rilievo mondiale; forse le ultime propaggini di una tradizione che ha una storia e una origine lontana nel tempo. Le nuove radici di una cultura tecnologica che guarda al futuro.

Il terzo ciclo di incontri Officine del Sapere è curato dal professor Walter Barberis, incaricato da Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT di ideare la rassegna “La guerra anticipa la pace” una serie d’incontri che raccontino importanti “scintille” torinesi, simbolo di una specificità, quella di Torino, che non si riscontra altrove: ovvero la capacità di innovare i propri saperi, scientifici e tecnologici, al servizio di nuove realtà imprenditoriali.

Biografia

Walter BARBERIS è professore ordinario di Storia Moderna, insegna Metodologia della Ricerca Storica presso l’Università di Torino. Ha conseguito la specializzazione e il Dottorato di ricerca presso l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi.
Ha lungamente lavorato nel’industria editoriale. E’ presidente della Casa editrice Einaudi.
Fa parte del Comitato Storico-Scientifico per gli Anniversari di interesse nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’incontro è accessibile alle persone sorde e ipoudenti.

Capienza: 150 posti

Tutti gli eventi sono gratuiti, con prenotazione obbligatoria.
Per maggiori informazioni: ogrpublicprogram@fondazioneartecrt.it

IMPORTANTE: Si garantisce l’ingresso ai titolari di biglietto fino a 15 minuti dall’inizio dell’incontro, dopo i quali i posti inoccupati saranno messi a disposizione dei non prenotati.
Prima e dopo

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