La rivoluzione delle neuroscienze, lectio di Martina Ardizzi

Per il terzo appuntamento della rassegna "Scintille – Le quattro rivoluzioni", il Public Program ospiterà la professoressa Martina Ardizzi, ricercatrice presso il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma, che affronterà il tema della rivoluzione delle neuroscienze.

La ricerca scientifica, nel suo complesso, ha sempre costituito il motore di importanti rivoluzioni copernicane colate poi nella cultura e nella vita sociale di ognuno di noi. Sono sempre impressionata dalla potenza con cui, in modo a volte sottile a volte prorompente, la ricerca scientifica modella e modifica il nostro sistema di conoscenze, credenze, bisogni, ed anche valori. Le neuroscienze, grazie allo sviluppo intellettuale prima e tecnico poi, sono oggi un fiorente campo che molti additano come la moderna rilettura della massima “Conosci te stesso”. Considerando la ricerca scientifica in generale, e quella neuroscientifica in particolare, come un processo dinamico ed in costante divenire, nel mio intervento mi concentrerò su una delle più recenti rivoluzioni copernicane avvenute in questo campo del sapere. Le contemporanee scoperte in ambito neuroscientifico hanno promosso sempre più una visione integrata e mutuamente dipendente dei processi mentali secondo la quale Percezione, Cognizione ed Azione figurano come processi profondamente interconnessi. Queste scoperte parteggiano a favore di una prospettiva indubbiamente più complessa ed integrata che ha richiesto l’abbandono della visione parcellizzata del cognitivismo classico e della spinta localizzazionista propria di una certa neo-frenologia neuroscientifica.

La Rassegna “Scintille - Le quattro rivoluzioni” è curata dal professor Juan Carlos De Martin del Politecnico di Torino: una serie di incontri che raccontano le importanti “scintille” tecnologiche che stanno cambiando in profondità la nostra vita e ancor più promettono di farlo nei prossimi anni; quattro “rivoluzioni” intrecciate tra loro che influenzeranno, in modi che adesso forse non ci sono ancora del tutto chiari, non solo il nostro modo di vivere e di produrre, ma persino il nostro stesso corpo.

Biografia:

Martina Ardizzi, neuropsicologa, ha ottenuto il dottorato in Neuroscienze presso l’Università di Parma nel 2015. Attualmente è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma dove conduce e coordina progetti di ricerca riguardanti le basi neurobiologiche dell’intersoggettività e della cognizione sociale, in particolare da diversi anni si occupa di indagare come esse possano essere alterate in seguito ad eventi traumatici infantili ed in diverse patologie psichiatriche. Recentemente si è dedicata ad approfondire lo studio dei meccanismi neurobiologici connessi all’esperienza estetica. Martina Ardizzi collabora inoltre come docente libero professionista con diversi istituti universitari, aziende ed enti di formazione.

Capienza: 150 posti

Tutti gli eventi sono gratuiti, con prenotazione obbligatoria.
Per maggiori informazioni: ogrpublicprogram@fondazioneartecrt.it
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