La rivoluzione nanotecnologica, lectio di Marzia Quaglio

Per il secondo appuntamento della rassegna "Scintille – Le quattro rivoluzioni", il Public Program ospiterà la professoressa Marzia Quaglio, ricercatrice all’Istituto Italiano di Tecnologia di Torino, che affronterà il tema della rivoluzione nanotecnologica.

E’ il dicembre del 1959. Un eminente fisico statunitense tiene una lezione presso una famosa università negli Stati Uniti. Viene immaginata per la prima volta la possibilità di manipolare singoli atomi, di controllare la materia alla scala dimensionale del nanometro. Il fisico in questione è Richard Feynman, che nel 1965 verrà insignito del premio Nobel per la fisica. La lezione ha un titolo molto evocativo, “There's Plenty of Room at the Bottom”. La lezione è destinata a fare la storia, perché è in quel momento che nascono le nanotecnologie.

Da allora inizia un viaggio scientifico e tecnologico straordinario, con risultati importanti non limitati alla sola fisica ma aperti a tutti le discipline, dalla chimica alla medicina, dall’elettronica alla scienza dei materiali. Inizia la scienza multidisciplinare, i cui risultati e impatti sono così interconnessi e concatenati da far coniare un nuovo termine, quello di nanoscienza, proprio ad indicare la peculiare conoscenza che nasce dallo studio delle proprietà degli oggetti piccolissimi, alla scala nanometrica.

Oggi utilizziamo tutti i giorni smartphone dalle infinite funzioni, indossiamo indumenti intelligenti che non solo ci proteggono all’esterno ma ci possono informare su come stiamo, viaggiamo su auto sempre più affidabili che “vedono” e “sentono” meglio di noi la presenza di ostacoli e ci danno suggerimenti su come affrontare la guida per avere la massima tenuta, e possiamo immaginare terapie mediche personalizzate e con alta efficacia grazie alla capacità dei farmaci di raggiungere i siti esatti su cui agire. Semplici esempi o elementi di una rivoluzione?

Se una rivoluzione, per essere tale, richiede di indurre radicali cambiamenti, dando corso ad una trasformazione molto forte, con effetti duraturi e chiaramente identificabili nella società, le nanotecnologie sono a ragione una delle grandi rivoluzioni che caratterizzano la nostra epoca.

 

Biografia

Marzia Quaglio si è laureata in Ingegneria dei Materiali presso il Politecnico di Torino nel 2004 e presso lo stesso ateneo ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Dispositivi Elettronici nel 2008. Il suo interesse scientifico è rivolto allo sviluppo di sistemi micro e nanotecnologici e all’integrazione in essi di nanomateriali. Durante il dottorato di ricerca si è occupata di dispositivi per analisi in campo biomedico e ha poi esteso i suoi studi a sistemi portatili e compatti per la conversione e il recupero di energia ambientale. E’ attualmente ricercatrice presso il Center for Sustainable Future Technologies dell’Istituto Italiano di Tecnologia e partecipa allo sviluppo di nuove soluzioni per la sostenibilità

 

La Rassegna “Scintille - Le quattro rivoluzioni” è curata dal professor Juan Carlos De Martin del Politecnico di Torino: una serie di incontri che raccontano le importanti “scintille” tecnologiche che stanno cambiando in profondità la nostra vita e ancor più promettono di farlo nei prossimi anni; quattro “rivoluzioni” intrecciate tra loro che influenzeranno, in modi che adesso forse non ci sono ancora del tutto chiari, non solo il nostro modo di vivere e di produrre, ma persino il nostro stesso corpo.

Capienza: 150 posti

Tutti gli eventi sono gratuiti, con prenotazione obbligatoria.
Per maggiori informazioni: ogrpublicprogram@fondazioneartecrt.it
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