Paolo Fresu Quintet feat. Daniele Di Bonaventura in Jazzy Christmas: La musica dei cieli @OGR

Quando

08 dic 17

venerdì 08 dicembre '17

Prezzo

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Dove

Sala Fucine

Che suono ha il Natale se lo si pronuncia in chiave jazz? La risposta è in Jazzy Christmas, un concerto e disco-strenna, realizzato dal musicista Paolo Fresu con il suo quintetto e la partecipazione del bandoneonista Daniele di Bonaventura - per l'etichetta Tuk - che con l'occasione ha inaugurato anche una nuova collana di registrazioni dal vivo, la Tuk Live; i brani raccolti in questo cd sono stati registrati durante un concerto - passato alla storia come memorabile - che si svolse a Sassari, il 18 dicembre del 2012.
Un disco particolare, che si pone un obiettivo interessante: raccontare i tanti natali, le tante esperienze e tradizioni diverse che accompagnano questa festa: «Il Natale di ognuno di noi è differente», ha spiegato Fresu, «Ma suona sempre uguale il senso di felicità e condivisione che appartiene a tutti i popoli. Jazzy Christmas è il nostro modo di mettere insieme, in musica, sensazioni e ricordi intramontabili».
In effetti, la scaletta parla chiaro: ci sono i brani tipici della tradizione americana, come White Christmas di Bing Crosby e I'll Be Home for Christmas, una canzone americana del 1943 amatissima dai soldati dell'epoca, giustapposti al repertorio della tradizione sarda, come N sa notte profundha e Naschid'est in sa capanna, per citarne alcune tra quelle ripescate dalla raccolta Cantones de Nadale, di Pietro Casu (parroco e letterato di Berchidda, la patria di Fresu) con il canonico Agostino Sanna di Ozieri, nel dicembre del 1927. Senza tralasciare alcuni standard del mondo popolare nordico.



La musica dei Cieli è un festival diffuso sull’intero territorio nazionale in cui importanti artisti della scena italiana e internazionale si confrontano sul tema dell’incontro tra culture e sui legami tra musica e spiritualità. Si tratta di un viaggio musicale fondato sulla convinzione che in Italia, centro del Mediterraneo e millenario crocevia di storie e culture, sia ancora possibile sfidare l’idea che le differenze comportino necessariamente ostilità. Il nostro paese è una cerniera tra continenti e religioni, una frontiera tra mondi vicini e lontanissimi: sta a noi trasformarlo in alveo, coltivarne suoni e melodie, costruirvi progetti musicali piuttosto che muri e reticolati. La Musica dei Cieli offre non solo l’occasione di ascoltare musiche di ogni genere - world, pop, jazz, classica contemporanea, elettronica - provenienti da mondi apparentemente inconciliabili, ma anche di riflettere e confrontarsi su nessi antropologici, come il sacro e la religiosità, che i nostri tempi tendono a semplificare e a omologare ai processi di comunicazione.
Prima e dopo

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