OGR nel 2019 | Presentata la programmazione Arti visive e performative 2018/2019
Ecco in anteprima i progetti presentati il 24 settembre alla stampa!

OGR fulcro della settimana dell’arte torinese, con Artissima Sound, Club to Club e la prima grande mostra personale di Mike Nelson in Italia
L’autunno 2018 è stagione di compleanni per Torino, e le OGR saranno la perfetta piattaforma per una serie di festeggiamenti che avranno luogo durante Artissima 2018 e la sua settimana dell’arte. Si rinnovano, infatti, le collaborazioni con Artissima e Club to Club avviate nel 2017 e che quest’anno si presenteranno con una nuova veste, coronando con un programma speciale il venticinquesimo anniversario di Artissima e il diciottesimo anniversario di Club to Club. In entrambi i casi le OGR organizzeranno degli appuntamenti speciali in sinergia con le due eccellenze torinesi (per i programmi dettagliati si rimanda alle rispettive comunicazioni), tra cui spiccano Artissima Sound, la nuova sezione della fiera torinese realizzata in collaborazione con le OGR e dedicata a 16 progetti monografici incentrati su indagini sonore nel campo del contemporaneo – co-curata da Yann Chateigné Tytelman, curatore e critico d’arte che vive a Berlino, e da Nicola Ricciardi, direttore artistico delle Officine Grandi Riparazioni di Torino –, e le serate speciali di Club to Club, che verranno svelate a breve. Sempre in occasione della settimana dell’arte le OGR presenteranno la prima grande mostra personale in un’istituzione italiana dell’artista inglese Mike Nelson, che occuperà con un unico intervento installativo il Binario 1 delle Officine Grandi Riparazioni.

OGR IS ART: nel 2019 un programma sempre più internazionale, con grandi artisti da tutto il mondo e nuove ambiziose produzioni in collaborazione con i più importanti musei europei
Dopo una prima stagione espositiva entusiasmante – partita nel 2017 con importanti commissioni site-specific a William Kentridge, Patrick Tuttofuoco e Arturo Herrera e la grande mostra Come una Falena alla Fiamma, e articolatasi nel 2018 con i progetti site-specific di Tino Sehgal, Susan Hiller, Ramin Haerizadeh, Rokni Haerizadeh e Hesam Rahmanian e Mike Nelson – prosegue anche nel 2019 la carrellata di protagonisti della scena dell’arte contemporanea internazionale chiamati a esporre alle OGR. Sotto la Direzione Artistica di Nicola Ricciardi, i suggestivi spazi delle Officine Grandi Riparazioni tornano ad accogliere e a dialogare con i linguaggi più avanzati e sperimentali di oggi grazie a quattro progetti d’eccezione la cui parola chiave sarà collaborazione. All’interno dei Binari 1 e 2 importanti mostre personali di Ari Benjamin Meyers e Pablo Bronstein e, successivamente, di Monica Bonvicini, incentrate su nuovi progetti site-specific appositamente concepiti e rispettivamente coprodotti con Kasseler Kunstervein di Kassel, Tate Modern di Londra e Neue Nationalgalerie di Berlino. Sempre nel segno della sinergia altri due ambiziosi progetti espositivi: la grande mostra Castello di Rivoli@OGR.1 - Cuore di tenebra. Può l’arte prevenire gli errori? realizzata in collaborazione con il Castello di Rivoli sul tema dell’Antropocene e un’edizione speciale della Biennale de l’Image en Mouvement, realizzata in collaborazione con il Centre d’Art Contemporain Genève, che lascerà temporaneamente la sua storica sede di Ginevra per trasferirsi a Torino.

OGR IS MUSIC: sperimentazione elettronica e grande jazz il denominatore comune del palinsesto 2019
Per tutto il primo anno di attività la grande musica italiana e internazionale ha abitato il palco della Sala Fucine delle Officine Grandi Riparazioni, posizionando velocemente le OGR tra gli spazi live più interessanti del panorama musicale nazionale e non solo. E il 2019 non sarà da meno, mantenendo la linea di una programmazione che coniuga musica e innovazione, capace di inserire in un unico cartellone la world music di Amadou & Mariam e il sofisticato jazz di Jason Moran e Chick Corea, le atmosfere clubbing di OGR SoundSystem, il blues di Bombino e il cantautorato di Vasco Brondi e Le Luci Della Centrale Elettrica.

OGR IS MORE: anche nel 2019 la sperimentazione si spinge oltre l’arte e la musica, con progetti trasversali per ogni tipo di pubblico
Dopo il successo delle iniziative avviate a gennaio 2018, le OGR proseguono nella loro vocazione di guardare oltre l’arte e la musica con una nuova serie di iniziative ibride pensate per allargare il proprio raggio d’azione, alla ricerca di nuovi significati della parola innovazione, declinata in ambiti e discipline sempre nuovi.
Progetto esemplare in questo senso è Dancing is what we make of falling, mostra video in sei appuntamenti da poco inaugurata, incentrata su video e cortometraggi di artisti di provenienze e generazioni diverse (Sonia Boyce, Loretta Farenholz, Goldschmied & Chiari, Tracey Moffatt, Hardeep Pandhal, Roee Rosen, Jacolby Satterwhite, Wu Tsang) che si confrontano, e spesso si scontrano, con temi quali l’integrazione, l’inclusione, il gender, l’equità sociale. Per sei settimane, su uno stesso schermo al centro del Binario 2, altrettanti momenti serali scandiscono la mostra, di volta in volta con la proiezione di un nuovo lavoro video arricchita da interventi di ricercatori, artisti e collaboratori, grazie ai quali lo spazio espositivo si trasforma in un luogo di ritrovo e dibattito critico, di riflessione condivisa con il pubblico.
Nuovo ciclo di appuntamenti anche per OGR Public Program, che dalle Domeniche in Festa per bambini e famiglie – realizzate in collaborazione con il network ZonArte – alla rassegna Scintille, pensata per un pubblico adulto, fino alle iniziative che favoriscono l’inclusione di pubblici diversi in termini di accessibilità, come il servizio in LIS fornito dall’Istituto dei Sordi di Torino, mette gratuitamente a disposizione un articolato palinsesto di attività che nei primi sei mesi del 2018 è stato in grado di coinvolgere 5.700 spettatori. Dal 25 settembre, in particolare, riprende la rassegna Scintille, con 16 incontri a cura del Prof. Juan Carlos De Martin del Politecnico di Torino che si svilupperanno intorno il tema delle Quattro Rivoluzioni Tecnologiche del nostro tempo (rivoluzione genetica, nanotecnologica, delle neuroscienze e digitale). Inaugura la rassegna l’esperto di fama mondiale Prof. Mauro Giacca (Direttore Generale dell’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology di Trieste).
Prosegue infine anche il progetto OGR YOU, dedicato alla fascia Young Adults (giovani adulti), nato con l’obiettivo di attivare nuovi meccanismi di fruizione delle arti contemporanee da parte del pubblico giovane, per stimolarne la curiosità, la partecipazione e le energie. 15 ragazzi e ragazze di età tra i 18 e i 20 anni selezionati con bando pubblico sono stati coinvolti in attività guidate da artisti contemporanei che hanno dato vita a momenti di confronto e sperimentazione collettiva, oltre a un blog e una pagina Instagram che raccolgono testi, immagini, podcast e riflessioni dei partecipanti. Da novembre a dicembre i ragazzi di OGR YOU progetteranno e animeranno The Big Break, una mostra/festival multidisciplinare/open space presso il Binario 2, che ripercorrerà le tappe del progetto e aprirà le porte di OGR agli young adults della città con serate, reading e incontri.